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Gucci: l’eleganza senza tempo di un brand che galoppa nella storia

Tempo di lettura: 4 minuti

Dalla Selleria Fiorentina all’alta moda iconica

Nell’immaginario collettivo, il nome Gucci è sinonimo di lusso, artigianalità, stile senza tempo e radici profondamente italiane. Ma al cuore di questa maison italiana, fondata nel 1921 a Firenze da Guccio Gucci, pulsa un’anima equestre che ha radici profonde e che continua a ispirare le sue collezioni ed ha plasmato l’identità del brand, facendo sì che gli elementi della tradizione equestre diventassero simboli di stile e raffinatezza nell’alta moda.

Guccio Gucci, iniziò il suo percorso nella Firenze degli anni ’20, lavorando come facchino nei prestigiosi hotel di Londra e Parigi ove si innamorò dell’eleganza degli ospiti che arrivavano a cavallo o in carrozza. Tornato in Italia, decise di fondare un brand che unisse la maestria artigianale italiana con il fascino dell’equitazione. Da qui, la lavorazione del cuoio divenne un pilastro della maison, inizialmente per la produzione di selle, briglie e accessori equestri.

Gli accessori di cuoio e i dettagli metallici, nati per la funzionalità, furono presto trasformati in emblemi di bellezza e innovazione. Questo mix unico tra praticità e design posizionò Gucci come un marchio che incarnava l’eleganza di uno stile di vita equestre, rendendolo ambìto anche da chi non aveva mai montato a cavallo.

Il Legame con il mondo dei cavalli

Nel corso degli anni, Gucci ha saputo preservare e reinterpretare il suo legame con il mondo equestre. L’iconico morsetto (horsebit), introdotto negli anni ’50, è forse l’esempio più celebre di questo rapporto. Nato come richiamo diretto ai finimenti equestri, è stato declinato in innumerevoli creazioni: dalla celebre borsa Horsebit 1955 alle calzature, fino ai gioielli. 

Un altro elemento cardine è rappresentato dagli stivali da equitazione, che combinano artigianalità e design all’avanguardia. Non sono semplici calzature, ma manifestazioni di un mondo che celebra la simbiosi tra uomo, cavallo e natura. Anche le stampe con motivi equestri su foulard, abiti e accessori, come i capispalla, raccontano di un’eredità che non smette di affascinare.

Curiosità poco note

  1. La Prima Boutique: Il primo negozio Gucci a Firenze vendeva articoli di selleria e accessori per cavalieri, riflettendo l’attenzione per la qualità artigianale.
  2. Il Cavallo nell’Alta Moda: Nel 2020, la campagna “Of Course a Horse” ha celebrato il cavallo come simbolo di libertà e armonia, sottolineando il suo ruolo nella narrativa del brand.
  3. Una Filosofia di Vita: Il mondo equestre non è solo estetica per Gucci, ma un vero stile di vita che esalta il rispetto per la natura, la cura del dettaglio e la ricerca dell’equilibrio.

L’Eredità Oggi

Oggi, Gucci continua a celebrare le sue origini equestri attraverso collezioni che reinterpretano i codici tradizionali di chi monta a cavallo in chiave contemporanea. La borsa Horsebit 1955, ad esempio, è diventata un must-have per gli amanti del brand, con un design che unisce tradizione e modernità. Inoltre, i dettagli ispirati al mondo dei cavalli rimangono una costante nelle sfilate e nelle campagne pubblicitarie, parlando a un pubblico che cerca non solo abbigliamento, ma anche un’identità.

Gucci ci dimostra da sempre come la filosofia equestre possa fondersi perfettamente con l’alta moda, creando un immaginario in cui chiunque, anche chi non monta a cavallo, può sentirsi parte di un mondo fatto di grazia, forza e autenticità. 

Questa miscela unica di tradizione e innovazione rende Gucci un punto di riferimento non solo nella moda, ma anche nell’immaginario legato al mondo dei cavalli. Un brand italiano che cavalca con grazia il tempo, parlando al cuore di chi, come noi, ama i cavalli e lo stile equestre senza compromessi.

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Di seguito tutte le fonti del nostro articolo

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Martina Vitale

Laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Pavia, ho l’occasione di lavorare nello showroom milanese di “Re” Giorgio Armani e di respirare quella moda che fa davvero sognare ogni donna. In seguito mi trasferisco a Berlino, dove lavoro in un’agenzia di comunicazione, e infine in Puglia per insegnare lettere e per inseguire una grande passione: l’equitazione.

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Ines Pesce

Esperta di Marketing e Comunicazione, conseguo la Laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione alla professione forense che abbandono per diventare consulente di marketing territoriale per diverse aziende ed Enti locali. Mi appassiono all’equitazione dopo essere stata folgorata da una sfilata di moda ispirata allo stile equestre e da allora il mio obiettivo è montare a cavallo ogni giorno.

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