
I cavalli hanno restituito a Charlotte Casiraghi la possibilità di “essere” come tutti gli altri. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2010 Charlotte Casiraghi, racconta a bordo del campo prova del Gucci Masters – concorso equestre dove cavalieri e amazzoni si “destreggiano” in prove di salto, ma anche di stile – il suo grande amore per i cavalli.
Per la Principessa di Monaco, i cavalli non sono solo compagni sportivi di avventura, ma una vera e propria via d’uscita dai condizionamenti che un cognome del genere può comportare. Chi frequenta l’ambiente equestre, in special modo le competizioni, è abituato ai grandi nomi che passeggiano tra i campi gara e si divertono tra loro. Charlotte Casiraghi dopo aver lasciato i suoi due cavalli ai box alla sua equipe, Troy e Tintero, saluta le persone che le si avvicinano e sorride come se nulla fosse.
Il suo legame con il cavallo ha radici profonde, sicuramente il desiderio di essere e non apparire, l’umiltà che ti insegna questo mondo influenza completamente il modo di essere della Casiraghi, una vera amazzone anche da terra. E’ proprio questo che ha da sempre affascinato la Casiraghi, la possibilità di essere trattata come una “qualunque”. In sella, i titoli nobiliari, il cognome che porti non conta.
La passione di Charlotte nasce durante il periodo del liceo a Fontainebleau, dopo aver terminato gli studi e aver frequentato l’École Normale Supérieure ha deciso di tornare nel centro equestre che l’ha accompagnata durante l’adolescenza. Ritrovando il suo istruttore, Thierry Rozier e tutta l’équipe che l’ha vista nascere come amazzone di salto ostacoli, ha ricominciato a montare e ha scelto di immergersi nelle competizioni internazionali.
Di seguito riportiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata da Vanity Fair nel 2010
Come ha fatto, allora, a stare lontana dalle scuderie durante tutti gli anni degli studi?
«È stato difficile, perché il cavallo è da sempre una delle mie grandi passioni. Ma non la sola: amo la letteratura, e gli studi di filosofia hanno un posto importante nella mia vita. Per laurearmi era necessario studiare sul serio, sarebbe stato impossibile giocare su due fronti, dovevo abbandonare temporaneamente l’equitazione. E ho avuto difficoltà a ritrovare il livello, dopo una pausa tanto lunga. Perché questo sport non si improvvisa…».
Che cosa le interessa, in particolare, di questo ambiente?
«Siamo tutti animati dalla stessa passione. Quella del cavallo è una cultura trasversale, che ci permette di interagire anche se arriviamo da Paesi diversi. È un ambiente cosmopolita, cavalli e cavalieri vengono da tutto il mondo. Sulla pista di fronte a noi si stanno allenando sudamericani, mediorientali, giapponesi, cinesi. Uomini e donne ad armi pari, perché forse non lo sa, ma il salto agli ostacoli è uno dei rari sport dove esiste l’égalité fra uomo e donna nelle competizioni olimpiche».
Si sente davvero forte come un uomo, in sella?
«Certo! Perché in questo sport la forza fisica non è importante quanto la sensibilità. Per imporsi su un animale potente come il cavallo, oltre che coraggio, ci vuole amore. E poi, negli ultimi anni le donne sono state avvantaggiate dall’evoluzione di questo sport, che richiede cavalli sempre più agili e leggeri, quindi più facili da gestire sia per noi che per gli uomini».
Sappiamo quanto la moda e i cavalli vadano d’accordo e Charlotte Casiraghi è sempre stata La modella equestre per antonomasia. Quale miglior occasione per Virginie Viard, Direttrice Creativa della Maison Chanel dal 2019, che nel dicembre 2021 sceglie come volto della casa di moda la Principessa di Monaco. Charlotte è determinata in questa nuova avventura, apre una delle sfilate più discusse degli ultimi anni in sella, al galoppo, nella versione di lei più naturale e vera che ha deciso di mostrare. Una donna di cavalli, non c’è che dire!
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Di seguito tutte le fonti del nostro articolo:
Laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Pavia, ho l’occasione di lavorare nello showroom milanese di “Re” Giorgio Armani e di respirare quella moda che fa davvero sognare ogni donna. In seguito mi trasferisco a Berlino, dove lavoro in un’agenzia di comunicazione, e infine in Puglia per insegnare lettere e per inseguire una grande passione: l’equitazione.
Esperta di Marketing e Comunicazione, conseguo la Laurea in Giurisprudenza e l’abilitazione alla professione forense che abbandono per diventare consulente di marketing territoriale per diverse aziende ed Enti locali. Mi appassiono all’equitazione dopo essere stata folgorata da una sfilata di moda ispirata allo stile equestre e da allora il mio obiettivo è montare a cavallo ogni giorno.